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Il nuovo Rinascimento sociale di Firenze per la difesa dei diritti umani

  • Immagine del redattore: davideberselli
    davideberselli
  • 22 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

Un “nuovo Rinascimento” sta investendo con una forte carica positiva la comunità di Firenze. Cinque secoli dopo il periodo di splendore che sotto la guida della famiglia Medici ridisegnò la fisionomia del capoluogo toscano e il suo ruolo centrale nell’Occidente, oggi Firenze sembra rivivere una nuova primavera. Questa volta, però, la cornice dove esprime la sua

Il nuovo Rinascimento sociale di Firenze in difesa dei diritti della persona
Il nuovo Rinascimento sociale di Firenze in difesa dei diritti della persona

unicità facendosi faro e guida per le altre città d’Italia e d’Europa non è più solo culturale, bensì sociale: e non può non rendermi felice e in un qualche modo orgoglioso, io che già da diversi anni ho eletto questa città come residenza e luogo di affetti, testimoniare come diverse iniziative e azioni collettive si muovano a Firenze verso l’inclusione, la difesa dei diritti e la costruzione di comunità solidali.


Sono numerose, e contribuiscono a far brillare la città di una luce contaminante e fraterna, le associazioni che operano in città per una società più giusta, aperta, libera e accogliente. A partire da COSPE, che dalla sua sede storica di Firenze dal 1983 opera sui fronti della cooperazione internazionale, diritti umani, parità di genere, ambiente, giustizia sociale e inclusione, con progetti nazionali ed europei che mirano a rafforzare le competenze, la partecipazione civica e la protezione dei gruppi emarginati.

Non solo: COSPE è anche tra gli attori che hanno contribuito alla nascita dell’Hub di Protezione per attivistɜ criminalizzatɜ, presentato il 17 giugno presso lo Spazio Europa Experience di Roma. L’iniziativa, a cui ha partecipato Future Rights, è parte del progetto europeo Net4Defenders e mira a monitorare la libertà di espressione e di dissentire laddove gli spazi civici vengono sempre più ristretti, formare su protezione digitale e sicurezza, offrire supporto legale e psicologico e fare advocacy europea per una società democratica, equa e giusta.

Roma, Net4defenders
Roma, Net4defenders

Da pochi anni, Firenze ha visto crescere giovani e dinamiche realtà quali Good World Citizen e ASIRI che promuovono l’interculturalità, i diritti umani e l’inserimento sociale di migranti e rifugiati attraverso iniziative inclusive.

ASIRI ha sin dalla fondazione nel 2021 incarnato il sogno di un luogo in cui i giovani di origine latinoamericana potessero trovare radici e ali. Attraverso iniziative come il centro AsiriInforma, l'associazione offre orientamento gratuito per l’accesso alla scuola, al lavoro e alla lingua italiana, favorendo l’inclusione sociale dei ragazzi di seconda generazione.

Parallelamente si sviluppa la visione di Good World Citizen, un’organizzazione no‑profit nata con l’ambizione di promuovere la cooperazione intergenerazionale e interculturale e formare “buoni cittadini del mondo per il bene comune”, indipendentemente da nazionalità, cultura o religione. Good World Citizen si presenta come pioniere di cittadinanza attiva in chiave intergenerazionale e globale: dai laboratori per le seconde generazioni ai percorsi comunitari interculturali, è un esempio di innovazione sociale con radici nella trasformazione urbana e cultura .


Immaginiamo ASIRI e GWC come due tessitori di esperienze comuni: da una parte un’associazione che crea un punto di riferimento per i giovani latinoamericani a Firenze; dall’altra un progetto che valorizza il senso di comunità globale e la responsabilità civile. Entrambe le realtà lavorano su un terreno comune: la valorizzazione dell’identità personale come risorsa per il bene collettivo, l’educazione come strumento di inclusione, il dialogo come motore di cambiamento.


In una città multiforme come Firenze, ASIRI e Good World Citizen rappresentano due volti emblematici di un nuovo umanesimo solidale: uno che parte dai singoli giovani e dalle loro diverse radici, e l’altro che guarda al mondo come comunità interdipendente. Insieme, diventano simboli di bene comune, inclusione e speranza condivisa.


Future Rights, che con Cospe, ASIRI e Good World Citizen ha incrociato spesso il sentiero nell'azione di difesa dei diritti, non ha sede a Firenze ma nella vicina Pisa, e mi piace pensare come la storica rivalità dei secoli passati tra le due città toscane si sia infine disciolta, nelle acque del fiume Arno che entrambe le attraversa, per operare ogni giorno con l’obiettivo di una società più inclusiva e giusta.


Oltre alle associazioni, tutta questa energia si concretizza in proposte istituzionali che testimoniano un impegno sistemico. Proprio nei mesi scorsi nel Consiglio Comunale è stata avanzata la mozione per dichiarare Firenze “Città rifugio per le/i difensore/i dei diritti umani”. L’iniziativa punta a valorizzare e confrontare esperienze italiane ed europee per dare protezione a chi rischia criminalizzazione per il proprio impegno.

Non finisce certamente qui: i semi di questo nuovo Rinascimento sono stati piantati da anni, dalla perseveranza di associazioni, volontari e amministrazione. I frutti – come l’Hub, la mozione “Città rifugio”, le iniziative culturali e l’educazione per migliaia di studenti – sono già visibili. Altri arriveranno, a definire un nuovo Rinascimento non solo per Firenze, ma per tutte le comunità umane che credono nella dignità degli individui, nella difesa dei diritti, nella partecipazione e nell’inclusione.

 
 
 

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