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Immagine del redattoreZeudi Liew

Il patto europeo sull'immigrazione e i minori: rifugio sicuro o rischio di detenzione?

Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato il Patto Europeo sull’Immigrazione e l’Asilo, un risultato di un lungo negoziato iniziato nel 2020 tra Commissione, Consiglio e Parlamento. Questo nuovo accordo, composto da dieci regolamenti, introduce procedure accelerate alla frontiera per i richiedenti asilo provenienti da paesi considerati sicuri e prevede un meccanismo obbligatorio di solidarietà tra gli Stati membri, includendo il ricollocamento dei migranti attraverso un sistema di quote. Tuttavia, questo meccanismo è controverso poiché gli Stati possono scegliere di eludere l'accoglienza, versando invece una quota nel fondo comune per i rimpatri o inviando personale e mezzi in paesi affrontando crisi migratorie. Nonostante il via libera del Parlamento, il nuovo sistema ha suscitato critiche da parte di oltre cinquanta organizzazioni non governative, definendolo "mal concepito, costoso e crudele", mentre Amnesty International ha avvertito che potrebbe far regredire di decenni la legislazione europea sull'asilo.



Questo patto è al centro di un acceso dibattito, in quanto potrebbe portare ad una maggiore detenzione di persone alle frontiere dell'Unione Europea, inclusi bambini e individui vulnerabili, e ad una riduzione delle garanzie per i richiedenti asilo. Il contesto è quello di una crescente pressione migratoria alle frontiere, con il numero di sbarchi e le richieste di asilo in aumento significativo. Nonostante il sostegno della Commissaria per gli Affari Interni, Ylva Johansson, che lo considera un passo contro l'estrema destra populista, molti giuristi e organizzazioni non governative concordano sul fatto che il patto non sia un buon compromesso e non risolva le sfide fondamentali, inclusa la tragedia delle traversate marittime pericolose che hanno portato alla morte di migliaia di persone.

L'approvazione del recente regolamento, espone a grave rischio le famiglie, comprese quelle con bambini molto piccoli, e i minori non accompagnati, che possano essere trattenuti per settimane o mesi nei centri di detenzione. Il voto sull'accordo non solo comprometterà il diritto di asilo dei minori e delle famiglie in Europa, ma li esporrà anche al pericolo di detenzione, respingimenti e abusi alle frontiere. In poche parole, il progresso europeo riconferma una riduzione di diritti e più muri, soprattutto per i più vulnerabili.

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